Quando si avvicina l’appuntamento dal dentista iniziate ad avvertire sintomi come sudorazione, tachicardia, nausea, iperventilazione, fiato corto o tremori?
Potrebbe trattarsi della cosiddetta “odontofobia”, meglio nota come “paura del dentista”.
Un fenomeno sempre più diffuso e assolutamente da non sottovalutare, perché induce il paziente a non prestare attenzione ai sintomi e a rimandare il più possibile un’eventuale visita dal dentista, peggiorando le sue condizioni giorno dopo giorno.
Cosa facciamo per aiutarvi?
– rendiamo la sala d’attesa più confortevole e accogliente;
– sfruttiamo la luce per rendere l’esperienza meno stressante;
– formiamo dentisti e personale competente che faccia sentire il paziente sempre a proprio agio;
– promuoviamo un atteggiamento validante e cooperativo, spiegando ai pazienti le procedure.
Cosa potete fare voi per aiutarvi?
- farvi accompagnare da una persona di fiducia, che vi trasmetta tranquillità e che vi metta a vostro agio. Questo vi consentirà di affrontare l’esperienza nella maniera più serena possibile e distrarvi prima dell’intervento;
- parlarne con il vostro dentista, in modo tale da consentirgli di trovare i rimedi meno dolorosi e invasivi e di evitare alcune manovre che potrebbero aumentare il vostro stato d’ansia;
- concedervi un premio, così da associare questa esperienza a qualcosa di positivo.
Sedazione cosciente: di cosa si tratta?
Spesso la paura non riguarda solo l’operazione chirurgica vera e propria. A spaventare in realtà è anche la stessa anestesia, ritenuta spesso insufficiente per la copertura del dolore o addirittura pericolosa per via delle presunte controindicazioni.
Da un lato quindi alcuni pazienti vorrebbero essere sottoposti ad anestesia totale, in modo tale da non correre il rischio di provare alcun dolore. Dall’altro vorrebbero evitarla completamente.
Proprio da queste esigenze nasce la sedazione cosciente (anche detta sedo-anestesia). Una tecnica anestesiologica che ha lo scopo di generare una condizione di rilassamento favorendo amnesia e controllo del dolore.
Il risultato è che il paziente, pur restando cosciente, non avverte alcun dolore e ricorda poco o nulla dell’intervento in questione. La svolta è la possibilità di non implicare la perdita dei riflessi protetti, cioè la capacità di mantenere la respirazione autonoma e di rispondere in modo adeguato agli stimoli fisici e verbali.
Tuttavia, pur trattandosi di sedazione cosciente, prima di sottoporvisi bisognerebbe sapere se vi sono le condizioni per poterlo fare in assoluta sicurezza.
Chi può sottoporsi a sedazione cosciente?
Innanzitutto, è vivamente consigliata a pazienti odontofobici, ansiosi, cardiopatici, ipertesi o ancora epilettici.
Al contrario, la sedazione cosciente è sconsigliata ai pazienti in caso di difficoltà respiratorie.
Come funziona?
Intanto, prima di effettuare la sedazione, l’anestesista o il dentista responsabile della procedura, controlla la storia clinica del paziente. In particolare, la valutazione deve essere effettuata qualche giorno prima dell’intervento. Nella stessa sede, andranno identificate le tecniche chirurgiche e il tipo di sedazione più adatta al singolo caso.
I farmaci, nel corso della sedazione, sono costantemente monitorati e in alcuni casi ai farmaci si associa anche l’inalazione del protossido d’azoto, che unito all’ossigeno non presenta alcuna controindicazione.
Cosa fare prima di sottoporsi a sedazione cosciente?
La preparazione necessaria per sottoporsi a sedazione cosciente è semplicissima.
Il dentista eseguirà un’anamnesi accurata e prescriverà esami del sangue e delle urine per valutare lo stato di salute complessivo del paziente. Poi le indicazioni saranno fornite dallo staff caso per caso.
Ad ogni modo, la sera che precede l’intervento sarebbe opportuno optare per una cena leggera e nel caso di bambini sarà meglio evitare colazioni abbondanti per limitare il rischio di nausea durante la somministrazione del protossido di azoto.
Cosa fare dopo le dimissioni?
La sedazione cosciente non lascia strascichi di alcun genere, ma può indurre una lieve sonnolenza o, in alcuni casi, mal di stomaco o mal di testa.
Niente paura però, si tratterà solo di sensazioni temporanee che svaniranno nel giro di poche ore.
Gli effetti sedativi del protossido di azoto scompaiono talmente velocemente da non rendere necessaria la presenza di un accompagnatore.
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